Coca-Cola debutterà per la prima volta anche nel mercato delle bevande alcoliche negli Stati Uniti. La società Coca-Cola Company ha progettato di lanciare nella prima parte del 2021 un seltzer alcolico prodotto dalla controllata Topo Chico in partnership con la multinazionale Molson Coors Beverage Company, proprietaria di numerosi marchi specializzati nella produzione di birra e altri alcolici in tutto il mondo.
In particolare, si tratterà di un hard seltzer, ovvero una bevanda a base di acqua gassata, con un basso contenuto alcolico e con diversi aromi soprattutto alla frutta. La Topo Chico Hard Seltzer avrà circa il 4,7% di alcol etilico e sarà venduta in lattina.
Questa nuova collaborazione si inscrive nei piani di Coca-Cola per differenziare sempre più il proprio mercato espandendosi anche oltre la sua classica bevanda analcolica. Da qualche anno il gigante americano ha deciso di puntare sugli energy drink e sulla produzione di caffè in lattina, come nel caso di Coca-Cola Coffee.
Ma la strategia commerciale del marchio passa anche dalle acque minerali, settore in cui l’anno scorso la compagnia ha acquistato l’italiana Lurisia per 88 milioni di euro, ed è ora pronta ad investire 10 milioni nei prossimi due anni per incrementare la produzione e la diffusione dei suoi prodotti, come riporta Il Sole 24 Ore. Per altro anche lo stesso marchio messicano Topo Chico, acquistato da Coca-Cola nel 2017 per 220 milioni di dollari, è uno principali produttori di acque minerali oltreoceano fin dal 1895.
E l’accordo con Molson Coors per la produzione dell’hard seltzer non è nemmeno il primo ingresso nel mondo delle bevande alcoliche in assoluto per Coca-Cola. In Giappone il marchio americano è già presente dal 2018 con Lemon-Do, tre bevande aromatizzate alla frutta e con gradazioni alcoliche che variano dal 3% fino all’8%.
Insomma, con l’annuncio della prima bevanda alcolica negli Stati Uniti, Coca-Cola continuerà a differenziare la sua produzione. Dal canto suo, la nuova partnership commerciale potrebbe aiutare Molson Coors a superare il recente calo di vendite subito durante l’emergenza Covid-19 e incrementare la propria presenza in un mercato come quello degli hard seltzer che a livello globale vale circa 4,4 miliardi di dollari e potrebbe crescere annualmente del 16,2% secondo le stime riportate dal sito Grand view research.

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